Il Giudice del Tribunale del Lavoro di Ravenna ha annullato il debito: la PEC non è valida come sostenuto dall'avvocato Simone Forte e dai Difensori Patrimoniali
Ciao!
Oggi voglio parlarti di un professionista che poco più di un anno fa si è rivolto a me ed oggi ha risolto con Equitalia/ADER.
Probabilmente la sua situazione non è molto diversa dalla Tua che leggi perché l'imprenditore, accedendo alla Pec, scoprì l’esistenza di cartelle esattoriali a suo carico.
Mi contattò tempestivamente, voleva risolvere, e così fissò la consulenza con l'avvocato Simone Forte.
Eseguì il check-up e subito notammo presunti difetti di notifica di quegli atti che, in sede di giudizio, potevano tradursi in annullamento delle cartelle e del debito.
E così è andata. Lo scorso 28 settembre, una manciata di giorni fa quindi, l'avvocato Simone Forte ha concretamente difeso e tutelato un altro imprenditore.
"Come già precedentemente stabilito - afferma l'avv. Simone Forte - dalla Corte di Cassazione - Sezioni Unite, attraverso la sentenza n° 10266 del 27 aprile 2018 e confermato con l'ordinanza n° 16173/2018, anche il Tribunale Ordinario di Ravenna ha stabilito che la notifica delle cartelle esattoriale via Pec è nulla in mancanza della prova di una notifica avvenuta con firma digitale. Non basta, infatti, depositare in Giudizio la ricevuta di accettazione da parte del Contribuente per rendere valida la cartella".
In effetti, quanto accade sempre più spesso ed è a vantaggio di tantissimi imprenditori e professionisti; l'Agente Riscossore, infatti, provvede a notificare via Pec senza i dovuti accorgimenti e questo, a seguito di un check-up con un Difensore Patrimoniale, si traduce nella concreta possibilità di annullare il debito e le cartelle.
Se hai ricevuto notifiche a mezzo Pec ti invito a contattarmi per verificare subito se anche tu puoi annullarle: realizza adesso il primo passo verso la soluzione!
A presto,
il Difensore Patrimoniale Carlo Carmine